Viaggiando nell’Aldilà Egiziano

Oltre l’Orizzonte

Cosa c’è oltre l’orizzonte? Perché qualcosa ci spinge da sempre a voler oltrepassare quella simbolica linea di confine? Dante, riferendosi all’epica e alla mitologia omerica, nella Divina Commedia definisce il viaggio di Ulisse oltre le colonne d’Ercole un “folle volo”, ma al tempo stesso assolve e ammira l’eroe per la sua sete di conoscenza, per il suo voler andare oltre l’ignoto, pur rischiando di morire.

Anche se poi, a pensarci bene, in realtà ciò che per l’uomo è più ignoto e sconosciuto da sempre è proprio cosa c’è oltre la vita. Un po’ forse spaventa, ma chi non se l’è mai chiesto? L’aldilà è stato al centro della speculazione teologica di tutte le civiltà. È stato raccontato per mezzo di miti. Il passaggio ad un’altra vita viene sin dalla preistoria celebrato degnamente con dei riti.

Ma, in particolar modo, la vita dopo la morte è stata al centro della lunga storia dell’antico Egitto. O almeno è di questa immensa civiltà che noi abbiamo documenti e reperti in abbondanza. Secondo i testi religiosi e funerari egiziani, tra cui I testi delle piramidi che si annoverano tra i primi libri sacri dell’umanità, o il Libro dell’uscita al giorno, noto come Libro egiziano dei morti, l’anima al momento della morte saliva sulla cosiddetta “barca solare”.

Su questa barca intraprendeva un viaggio che era quello del periplo solare, durante il quale certo non mancavano insidie e prove da superare. A guidare il defunto in questa avventura c’erano formule magico-religiose, a lui già note, pronunciate dal sacerdote presso le sue spoglie o affidate a talismani e pergamene deposte nella tomba.

Ogni dettaglio di questo misterioso viaggio nell’aldilà ha un fascino senza tempo, ispiratore di poemi, leggende, speculazioni e perfino soggetti artistici.

Incontro tenuto presso la sede dell’Associazione Archeosofica di Pistoia il 12 febbraio 2022

Approfondimenti

Antichi Misteri

Misteri...Già la parola ci affascina! Un senso di incertezza e curiosità si accende inevitabilmente in noi. Si pensa subito ad un qualcosa che non si riesce percepire o capire del tutto... ineffabile. Infatti, nell’uso originario la parola era adoperata per indicare la celebrazione dei riti di iniziazione in particolari culti segreti, e per estensione i culti stessi ed i loro oggetti. Per questo più genericamente con Misteri si intende il segreto, la verità della Rivelazione divina e la sua interpretazione.

Viaggiando nell’Aldilà Egiziano

Cosa c’è oltre l’orizzonte? Perché qualcosa ci spinge da sempre a voler oltrepassare quella simbolica linea di confine? Dante, riferendosi all’epica e alla mitologia omerica, nella Divina Commedia definisce il viaggio di Ulisse oltre le colonne d’Ercole un “folle volo”, ma al tempo stesso assolve e ammira l’eroe per la sua sete di conoscenza, per il suo voler andare oltre l’ignoto, pur rischiando di morire.

Costruire un Tempio

La parola tempio deriva dal verbo greco temno, tagliare. Costruire un tempio vuol dire ritagliare uno spazio da rendere sacro, un luogo dove la divinità possa manifestarsi, separato da tutto il resto, dal mondo profano della vita quotidiana. Ma come fare? Come costruire sulla terra una dimora che sia gradita a Dio e possa accogliere la sua presenza? L’architettura sacra si pone proprio questa domanda, per una esigenza sentita fin da tempi antichissimi.

2022-02-25T14:16:11+01:00

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